I lavoratori sono scesi in piazza a Roma, in Italia, per un'azione sindacale in opposizione ai piani di Stellantis di tagliare altri posti di lavoro e spostare la produzione in altri paesi.
I metalmeccanici in Italia si preparano per azione industriale al fine di opporsi ai piani di Stellantis di tagliare altri posti di lavoro e trasferire gli stabilimenti in altri paesi.
•Marc Wells
Risoluzione dell'Ottavo Congresso Nazionale del SEP degli Stati Uniti
iamo qui una risoluzione adottata all'unanimità dall'Ottavo Congresso Nazionale del Partito Socialista dell'Uguaglianza degli Stati Uniti (SEP), tenutosi dal 4 al 9 agosto 2024.
Ferdinando Uliano, presidente del sindacato cristiano dei metalmeccanici, ha affermato che Stellantis vuole eliminare almeno 12.000 posti di lavoro nei suoi stabilimenti italiani, minacciando altri 12.000-13.000 posti di lavoro presso i fornitori di componenti.
Migliaia di lavoratori del settore automobilistico vengono licenziati in Italia e in altri paesi e i piani per i licenziamenti di massa sono in fase avanzata.
Nel contesto di una serie di morti sul lavoro, tra cui l'incidente di giovedì scorso che ha causato la morte di un operaio di 52 anni alla fabbrica di motori Stellantis Pratola Serra, la rabbia dei lavoratori sta aumentando.
Proteste e scioperi sono scoppiati da parte dei lavoratori del settore automobilistico nello storico stabilimento Stellantis Mirafiori di Torino, in Italia, in risposta alla minaccia di chiusura dello stabilimento.
Il nuovo governo Draghi non incarna l’unità del paese, ma piuttosto la chiusura dei ranghi di un’élite dirigente in un paese profondamente diviso e diretto verso un’esplosione sociale.
Ennio Morricone sarà senza dubbio compianto da milioni di persone in tutto il mondo. Ha composto le colonne sonore di 70 film premiati, e più di 70 milioni di registrazioni della sua musica sono state vendute entro il 2016.
Per l’oligarchia finanziaria-societaria, la pandemia è stata vista soprattutto come una crisi economica. La sua principale preoccupazione fin dall’inizio non è stata la potenziale perdita di vite umane, ma la destabilizzazione dei mercati finanziari, la perturbazione del processo di estrazione del profitto e, naturalmente, un sostanziale declino del patrimonio personale dei membri dell’oligarchia.
I residenti contattati dal WSWS hanno negato che si stiano verificando rivolte di massa per il cibo, anche quando i lavoratori in isolamento sono a corto di soldi per comprare cibo.
Gli scioperi e le proteste dei lavoratori di Instacart, Amazon e Whole Foods sono in risposta alla criminale subordinazione della sicurezza dei lavoratori ai profitti aziendali.
Mentre il numero di morti del coronavirus sale alle stelle e gli ospedali si riempiono, la Casa Bianca e i media statunitensi insistono sul fatto che i profitti dell’élite finanziaria dell’azienda devono avere la precedenza sulla vita di milioni di persone.
La classe dirigente sta cercando di sfruttare questa crisi per progettare un’altra redistribuzione multimiliardaria della ricchezza, su una scala ancora più grande del salvataggio delle banche del 2008.
•Dichiarazione del Partito dell’Eguaglianza Socialista (USA)
Nell’ultima settimana, la pandemia del coronavirus si è trasformata da un’emergenza sanitaria pubblica globale a una crisi sociale, economica, politica e morale del capitalismo mondiale.