Questo articolo è stato precedentemente pubblicato in inglese il 12 giugno 2018
Il ministro dell’Interno, il leghista Matteo Salvini, in un tweet lanciato lunedì scorso, ha dichiarato “Vittoria!”, dopo che la Spagna si è offerta di ricevere una nave piena con 600 rifugiati, alla quale il nuovo governo di destra italiano aveva bloccato lo sbarco nel sud Italia.
I profughi erano a bordo dell’Aquarius, una nave gestita da SOS Méditerranée e Médecins Sans Frontières (MSF). Sono migranti che erano stati prelevati sabato da pericolose zattere in sei operazioni separate da navi della Marina Italiana che pattugliavano le acque al largo della Libia.
Tra quelli stipati sulla nave c’erano 123 minorenni non accompagnati, 11 bambini e sette donne incinte. Alcuni di loro sono ammalati o soffrono a causa delle ferite per le percosse e le torture inflitte da trafficanti di esseri umani in Libia.
Il nuovo governo di destra, costituito dalla Lega e dal Movimento 5 Stelle (M5S), ha deciso di dare un esempio per questi profughi, a rischio della loro vita, per attuare la sua politica anti-immigrazione. Il programma dell’alleanza Lega-M5S punta sulla rapida espulsione di mezzo milione di migranti.
“Salvare le vite è un dovere, trasformare l’Italia in un enorme campo profughi no”, ha dichiarato Salvini in tono demagogico su Facebook. “L’Italia ha smesso di chinare il capo e di ubbidire, stavolta c’è chi dice no”.
Lunedì pomeriggio, il nuovo primo ministro spagnolo Pedro Sánchez (PSOE) è stato l’unico leader europeo a promettere che il suo governo avrebbe permesso alla nave Aquarius di attraccare, “per prevenire una catastrofe umanitaria”.
Non è affatto chiaro, tuttavia, come l’Aquarius possa sostenere il viaggio verso la costa spagnola così come possano i profughi stessi. Lunedì scorso, in un tweet, MSF ha dichiarato: “Valencia si trova a 1.300 chilometri di distanza, un ulteriore viaggio di 3 giorni con l’Aquarius già al di sopra della capacità massima. La salute e la sicurezza delle persone salvate a bordo, compresi i malati e i feriti, le donne incinte e i bambini, devono venire prima”.
Salvini domenica aveva inviato una nota ufficiale al governo maltese a La Valletta, esortandolo ad accogliere la nave. Allo stesso tempo aveva vietato categoricamente a tutti i porti italiani di consentire l’attracco all’Aquarius.
Anche Malta ha rifiutato di far attraccare l’Aquarius. Il primo ministro maltese Joseph Muscat, un socialdemocratico, ha sottolineato che il salvataggio marittimo di questi profughi riguarda diverse navi mercantili e tre motovedette appartenenti alla Guardia Costiera Italiana. Di conseguenza, Malta “né è l’autorità che coordina né ha competenza sul caso”.
Significativamente, la nota di Salvini che respingeva l’Aquarius è stata firmata anche dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli (M5S). Luigi Di Maio, leader del M5S e co-vice Primo Ministro, aveva espressamente sostenuto Salvini in un’intervista televisiva poche ore prima, sostenendo che “quello dei migranti è stato finora in Italia un fenomeno incontrollato perché si è fatto del business”.
La situazione delle persone a bordo dell’Aquarius è diventata sempre più insopportabile, dopo due giorni di navigazione tra Messina e Malta senza riuscire a trovare un rifugio sicuro. La giornalista televisiva Anelise Borges, riferendosi all’Aquarius, ha detto che ci sono rifornimenti per due o tre giorni, ma potrebbero finire prima.
“La situazione è precaria”, ha detto Borges, “perché la nave di soccorso è sovraffollata”. La nave ha una capacità di 550 persone. “Molte persone sono dovute rimanere fuori sul ponte completamente esposte alle intemperie. Stiamo parlando di persone che hanno già trascorso da 20 a 30 ore in mare prima di essere salvate”.
La difficile situazione dell’Aquarius ricorda il leggendario film “La nave dei dannati”, ambientato nel 1939, in cui il transatlantico tedesco, il St. Louis, salpò per Cuba con 937 ebrei tedeschi che cercavano di sfuggire all’orrore nazista. Con il rifiuto di attraccare non solo a Cuba, ma anche negli Stati Uniti e in Canada, la nave fu costretta a tornare in Europa, sbarcando i suoi passeggeri ad Anversa, in Belgio, che nel giro di un anno fu occupata dai nazisti. Si stima che almeno un quarto dei passeggeri sia stato ucciso durante l’Olocausto.
Nella maggior parte dei casi, i profughi a bordo dell’Aquarius hanno sopportato un viaggio infernale di mesi o addirittura di anni prima di riuscire a lasciare la Libia. Molti migranti vengono prelevati dalla Guardia Costiera Libica e riportati nei famigerati campi di tortura libici. Solo pochi giorni fa, in Libia sono state uccise 15 persone.
Il rifiuto di un approdo sicuro per l’Aquarius in Italia, così come la stretta collaborazione tra l’Unione Europea (UE) e la Guardia Costiera Libica, mostra il vero volto della politica sui rifugiati dell’UE. Il nuovo governo italiano sta perseguendo questa politica in modo più crudo e spietato.
L’UE sta conducendo una guerra ombra contro i migranti, che ha già causato decine di migliaia di vittime nella fossa comune del Mar Mediterraneo. L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) ha documentato 785 profughi annegati solo quest’anno.
Anche il governo tedesco sostiene questa guerra europea contro i profughi e gli immigrati. La cancelliera tedesca Angela Merkel (Unione Cristiano-Democratica, CDU) si è espressa a favore del rapido sviluppo dei famigerati centri AnKer. Parlando domenica al talk show di Anne Will, ha detto che le procedure di asilo dovrebbero essere accelerate in futuro “in modo che i richiedenti asilo respinti possano lasciare il Paese rapidamente”.
Il partner della coalizione della CDU, il partito socialdemocratico (SPD), condivide l’atteggiamento duro nei confronti dei rifugiati. In un’intervista con Spiegel Online, il leader dell’SPD Andrea Nahles domenica ha dichiarato che la politica di “paesi di origine sicuri” include “anche le persone espulse. Dobbiamo affrontarlo. Non possiamo dare l’impressione che le persone possano facilmente rimanere in Germania se la loro domanda di asilo è stata respinta ”. Ha minacciato che “molte decisioni” sull’argomento saranno prese nel prossimo futuro.
Il governo italiano ha stabilito un precedente mortale rifiutandosi di lasciar attraccare l’Aquarius e dando ordine di far tornare indietro le navi delle ONG. Dopo che l’Aquarius è stata respinta, altre navi, incluso il Seawatch, hanno salvato circa 800 persone nel Mediterraneo domenica. Solo lo scorso fine settimana sono state salvate oltre 1.420 persone, il cui destino e sopravvivenza sono ora direttamente minacciati.
Mentre dà il permesso all’Aquarius di attraccare a Valencia, il nuovo governo PSOE del Primo Ministro Pedro Sánchez, perseguirà una politica non meno anti-immigrati rispetto al resto dei governi capitalisti d’Europa. Nel 2005, sotto il PSOE, la Spagna eresse una recinzione di confine intorno a Melilla e Ceuta, le enclavi spagnole in Marocco, per impedire ai rifugiati di raggiungere il territorio spagnolo. Le recinzioni alte tre metri erano sormontate da filo spinato, monitorate dalla polizia, con postazioni di sorveglianza CCTV e sensori di movimento. Le recinzioni sono state successivamente aumentate a sei metri e sono stati introdotti satelliti e droni.
Anche se i rifugiati sull’Aquarius dovessero raggiungere la Spagna, non c’è ragione di sperare che troveranno asilo lì. Lo stato spagnolo è noto per le sue brutali deportazioni collettive ed è per questo che è stato condannato dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo appena lo scorso ottobre.